Nel 1974, tre importanti costruttori di macchine agricole italiane (Gherardi, Saimm e Toselli) furono riunite in un unico marchio: “AgriFull".
Come colore fu scelto il verde, come logo una testa di cavallo al galoppo e i nomi dei modelli richiamavano anch'essi al mondo dell’ippica.
I motori erano quasi sempre di produzione Vm, quindi raffreddati ad aria, con la gamma di punta “Rodeo 90" equipaggiato con un quattro cilindri turbo, che in quegli anni rappresentava una soluzione inedita. Non soddisfacevano invece i freni, a nastro per i modelli di attacco e a disco a secco per quelli più potenti, e l’idraulica, un po’ sottotono per prestazioni e funzionalità.
Nel 1977 il marchio fu ceduto a Fiat, che continuò a commercializzarlo migliorando progressivamente le trasmissioni e i motori con le proprie, portandolo anche ad un buon successo di vendite, ma col passare del tempo ne diventò per molti versi l'alternativa economica.
Nel 1991 Fiat rilevò l’80% di Ford New Holland e ciò permise ad Agrifull di vivere una seconda giovinezza quale marchio complementare fino al 1996, quando la multinazionale italo-americana Fiat-Ford fece scomparire sia il marchio AgriFull (e successivamente Fiatagri e Ford) per lasciare il posto alla contemporanea New Holland.